Spoiler: se gestisci in modo corretto le festività, eviti brutte sorprese in busta paga… e pure un sacco di malumori.
Assumere una colf o una badante è una gran bella responsabilità.
Ti aiuta a prenderti cura della tua famiglia, certo. Ma quando arriva una festività, diciamolo, le domande ti piovono addosso:
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Devo comunque pagarla anche se non lavora? 🤔
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E se lavora, le spetta di più? 💬
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Come si gestiscono ferie e giorni di riposo? 📅
Tranquillo, ti capisco. Non sei il solo. E no, non serve essere esperti di CCNL per venirne a capo.
Ti accompagno passo passo -> stile chiacchierata al bar, ma con dentro tutta la sostanza.
Partiamo dalle basi: quali sono le festività riconosciute?
Se hai una colf o una badante (convivente o a ore), ci sono dei giorni che per legge vanno pagati anche se non lavora.
La lista, secondo il CCNL Lavoro Domestico, è questa:
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1° gennaio
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6 gennaio
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Lunedì di Pasqua
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25 aprile
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1° maggio
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2 giugno
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15 agosto
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1° novembre
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8 dicembre
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25 dicembre
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26 dicembre
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il giorno del Santo Patrono della città dove lavora la collaboratrice
Un dettaglio importante: Pasqua non conta, perché cade di domenica (e il CCNL sulle domeniche è molto chiaro).
👉 Questi giorni vanno pagati comunque, anche se la persona è a casa a riposarsi.
Ma quindi… in busta paga cosa compare?
Se la tua collaboratrice sta a casa nella giornata festiva, sulla busta paga troverai una bella “F” o qualcosa di simile -> significa che è stata retribuita normalmente.
Se invece lavora (succede, specie in casi di assistenza continua), spunta una “LF” o qualcosa di simile -> Lavoro Festivo -> e qui scatta una maggiorazione del 60% sulla paga oraria.
E se usufruisce di vitto e alloggio? Allora troverai “LFV” o qualcosa di simile -> che tiene conto anche del valore di vitto e alloggio nel conteggio.
Piccola complicazione da sapere: se la festività capita di domenica, hai due strade:
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Paghi un extra pari a 1/26 dello stipendio mensile.
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Concedi un giorno di riposo compensativo nella settimana successiva.
(Se scegli il riposo compensativo, in busta paga vedi “F0” per la festa non goduta e “RX” per il giorno di recupero.)
E i contributi INPS nei giorni festivi?
Sì, vanno versati anche per i giorni di festa.
Se la colf/badante normalmente lavora in quel giorno, allora i contributi si pagano come se avesse lavorato.
Se invece la festa cade in un giorno per lei “morto”, niente contributi da versare.
Facciamo un esempio?
Hai una colf che lavora 20 ore a settimana e guadagna 7€ l’ora. Se il martedì (in cui lavora 4 ore) è festivo, i contributi si calcolano su quelle 4 ore.
Facile, no?
Paga mensile o oraria: cambia qualcosa?
Oh sì.
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Colf/badanti a ore: per ogni festività spettano 1/6 delle ore settimanali.
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Colf/badanti conviventi o mensilizzate: la paga è già “onnicomprensiva”. La festività è dentro lo stipendio. Ma se capita di domenica, scatta quell’extra di cui parlavamo prima (1/26 della retribuzione mensile).
Ok, tutto bello. Ma come si calcola nella pratica?
Eccoti 3 esempi al volo:
1. Colf a ore
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30 ore settimanali
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7€/ora
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(30 ÷ 6) × 7 = 35€ di paga festiva
2. Badante convivente
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1137,86€ al mese + vitto e alloggio (6,60€ al giorno)
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Se la festa cade di domenica: (1137,86 ÷ 26) + 6,60 = 50,37€ extra
3. Lavoro extra festivo
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10 ore settimanali
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8€/ora
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Lavoro nella festa: 3 ore
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Calcolo: 8 × 1,6 × 3 = 38,40€
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compenso giornata festiva: (10 ÷ 6) × 8 = 13,33€
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Totale? 51,73€.
E se la festa cade durante il giorno di riposo?
Anche qui, hai due scelte:
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Paga extra (1/26 dello stipendio)
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Recupero del riposo in un altro giorno
Basta mettersi d’accordo, magari con una chiacchierata chiara, così eviti malintesi.
👉 Nota importante: se la festività capita mentre la badante è in ferie, quella giornata NON viene scalata dalle ferie. Resta una festività pagata in più.
Consigli pratici per sopravvivere alle festività
Ti do qualche dritta, per esperienza:
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Parlane in anticipo. Chiedi disponibilità e desideri della badante già all’inizio dell’anno.
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Scrivi gli accordi. Anche solo via email o messaggio: turni, pagamenti extra, eventuali recuperi.
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Se serve assistenza continua, valuta una badante di sostituzione nei giorni festivi.
Pianificare bene ti evita stress inutile. E permette anche alla tua badante di godersi i suoi diritti, senza che l’assistenza ne risenta.
Se poi tutto questo ti sembra complicato (e sì, lo capisco), sappi che posso aiutarti io: chiedi una consulenza 👇 clicca sul tasto a fine pagina e insieme troveremo la soluzione più semplice e adatta al tuo caso per gestire contratti e buste paga senza mal di testa.
Conclusione veloce
Gestire bene le festività non è solo una questione di soldi, è un investimento sul buon rapporto che costruisci con chi ogni giorno si prende cura dei tuoi cari.