Spoiler: se hai meno di 35 anni, hai appena avviato la tua attività e ti muovi in uno dei settori strategici per il Paese, questo incentivo è stato praticamente pensato per te.
Negli ultimi mesi ho visto tanti giovani imprenditori muovere i primi passi con entusiasmo, ma anche con un po’ di ansia da burocrazia.
E ti capisco.
Il Decreto Coesione ha introdotto una misura importante – finalmente pensata per sostenere le attività innovative, digitali e “di futuro”. Ma la normativa, tra circolari, commi e messaggi INPS, non è proprio un romanzo scorrevole.
E allora facciamo così: ti racconto tutto io, senza giri di parole, nello stile che preferisco: pratico, diretto, utile.
1) Chi può accedere davvero al contributo? (Requisiti base)
Per richiedere i 500 euro al mese devi avere tutti questi requisiti:
- Età inferiore a 35 anni
→ se hai 34 anni e 364 giorni va bene, se fai 35 prima dell’avvio dell’attività… stop. - Essere in stato di disoccupazione alla data di avvio dell’attività.
E qui nasce il dubbio più diffuso…
2) Da quando deve essere avviata l’attività?
La tua attività deve essere stata avviata tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025.
Per “avvio” l’INPS intende una cosa molto precisa:
👉 la data in cui hai inviato la Comunicazione Unica al Registro delle Imprese.
Non la prima fattura.
Non il primo cliente.
E anche in questo caso, qualche dubbio nasce ad esempio per i titolari di partita iva non obbligati alla Comunicazione Unica al Registro delle Imprese!
3) “Ma io lavoro qualcosa… sono comunque disoccupato?”
Domanda che ricevo ogni singolo giorno.
La legge dice che sei considerato “disoccupato” anche se hai piccoli redditi da lavoro, purché talmente bassi da non superare le detrazioni fiscali dell’art. 13 del TUIR.
Tradotto nel linguaggio umano:
- puoi aver avuto micro-collaborazioni,
- puoi avere un contratto part-time ridottissimo,
- puoi avere un’attività minimal già aperta,
ma solo se il reddito è così basso da non generare imposta lorda.
Se invece hai un reddito vero e proprio… non sei più considerato disoccupato.
Fondamentale: devi anche aver fatto la DID, la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro, al Centro per l’Impiego.
4) In quali settori devi operare? (Qui non sono ammessi “a caso”)
L’incentivo è riservato alle attività imprenditoriali che rientrano in settori strategici per innovazione, digitale, transizione ecologica.
I settori ammessi sono macro-categorie (codici ATECO a 2 digit).
Eccoli:
- Attività manifatturiere
- Energia, gas, vapore, aria condizionata
- Fornitura acqua – rifiuti – fognature – risanamento
- Costruzioni
- Trasporto e magazzinaggio
- Servizi di informazione e comunicazione (ICT, digitale, software, media ecc.)
- Attività professionali, scientifiche e tecniche
- Noleggio, agenzie viaggio, servizi di supporto alle imprese
- Istruzione
- Sanità e assistenza sociale
- Attività artistiche, sportive, intrattenimento
- Altri servizi
Se la tua attività rientra qui dentro, sei sulla strada giusta.
5) A quanto ammonta il contributo e per quanto tempo?
Qui arriva la parte bella.
Il contributo è pari a:
👉 500 euro al mese
👉 per massimo 36 mesi (3 anni)
👉 e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.
L’INPS lo paga una volta all’anno, anticipato (per tutti i mesi spettanti nell’anno).
6) Attenzione ai termini: hai 30 giorni, non un minuto di più
La domanda deve essere inviata entro 30 giorni:
- dalla data di avvio dell’attività (→ quindi dalla Comunicazione Unica), oppure
- entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo, se l’avvio è precedente.
Nella fase di prima applicazione l’INPS ha chiarito che:
- per le attività avviate prima della circolare, i 30 giorni decorrono dalla circolare del 28 novembre 2025.
Tradotto: il termine non è uguale per tutti, dipende da quando hai avviato l’attività.
7) Quali dati vanno inseriti nella domanda all’INPS?
Prepara con calma:
- dati identificativi dell’impresa
– denominazione
– data costituzione
– data invio Comunicazione Unica - settore di attività (ATECO) tra quelli ammessi
- dati anagrafici del richiedente
stato occupazionale alla data di avvio dell’attività
(→ quindi la tua DID e situazione contributiva)
8) Dove e come si invia la domanda?
(E perché non dovresti farlo da solo.)
La domanda si invia solo online, dal sito INPS:
Serve SPID, CIE, CNS o eIDAS.
💡 Se vuoi evitare errori, ritardi o una domanda respinta per un dettaglio formale, puoi rivolgerti direttamente a me.
Ti accompagnerò nella verifica dei requisiti, nella scelta del codice ATECO corretto e nella trasmissione della domanda INPS nei tempi previsti.
9) Cosa devi mantenere per continuare a ricevere i 500 €uro?
L’INPS controlla che:
- L’attività imprenditoriale rimanga attiva per tutto il periodo del beneficio
- tu sia regolare con i contributi (il DURC viene controllato ogni anno)
- se sei in società, tu rimanga socio per tutta la durata del contributo
- le spese dichiarate siano reali e ammissibili
Se perdi uno di questi requisiti, devi restituire le somme dal mese successivo.
10) Il contributo è tassabile?
(Qui la risposta è una bella notizia.)
No.
Il contributo non concorre al reddito imponibile, quindi:
- non paga IRPEF
- non genera imposta
- non subisce ritenute
È denaro “pulito”, destinato a sostenere davvero l’attività.
💡 In definitiva: è un’opportunità concreta, non hype
In un periodo in cui tutti parlano di incentivi, bandi e bonus come se fossero leggende metropolitane, questo contributo è diverso: c’è, è operativo, è già attivo sul sito INPS, e può sostenere seriamente il percorso di un giovane che decide di costruire il proprio futuro.
Se ti riconosci in questa descrizione – under 35, attività avviata da poco e tanta voglia di farla crescere – allora questo contributo è esattamente il tipo di spinta che può fare la differenza.
📬 Vuoi che ti aiuti a presentare la domanda?
Se vuoi:
- verificare insieme se hai i requisiti,
- capire se il tuo ATECO rientra davvero in quelli strategici,
- evitare errori nei 30 giorni di tempo,
- presentare la domanda senza stress,
puoi contattarmi direttamente.
Una consulenza fatta bene oggi vale molto più di 500 euro al mese: vale la serenità di non perdere un diritto.
Stammi bene!


